Centro di riabilitazione cognitiva per pazienti con deficit cognitivi derivanti da demenze e demenza di Alzheimer
Sabato 02 Marzo 2013 08:27
Bandi di concorso
Mercoledì 6 marzo 2013 - alle ore 12.00 presso presidio socio/sanitario (ex ospedale) a San Valentino in A. C.
Ho il piacere di invitarti, per il prossimo mercoledì 6 marzo alle 12,00, alla presentazione del progetto, proposto dal Prof. Stefano Sensi, Presidente del corso di Laurea in Terapia occupazionale presso la Facoltà di Medicina dell'Università D'Annunzio e di recente approvato dal Direttore Generale della ASL di Pescara, dott. Claudio D'Amario.
Il progetto, che sarà presentato, appunto mercoledi 6 marzo alle ore 12,00, presso la struttura socio sanitaria di San Valentino in Abruzzo Citeriore,
prevede la realizzazione di un Centro di Riabilitazione Cognitiva per Demenze e Demenze da Alzheimer.
Si tratta di una iniziativa dalla rilevanza straordinaria, "in palestra con il cervello come si fa con il resto dei muscoli", probabilmente questa affermazione, da il senso del servizio che sarà reso dal centro ai pazienti affetti da patologie da demenza.
Parteciperà, alla presentazione, il Presidente della giunta regionale d’Abruzzo, dott. Gianni Chiodi.
Vi invito a intervenire alla presentazione e, di seguito, riporto una recente dichiarazione del prof. Stefano Sensi, contenuta in una intervista giornalistica*
Il Sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore
Angelo D’Ottavio
*Come con un muscolo allenato sottoposto ad esercizio, il cervello mantiene se stimolato tono e trofismo. In definitiva un allenamento che ritarda i processi di invecchiamento cerebrale e in alcuni casi può prevenire l’insorgenza di processi degenerativi come la demenza di Alzheimer». Per questo l’idea di metter su vere e proprie palestre cognitive. «Il cervello come il muscolo»”, continua Sensi, «risponde, anche nel soggetto anziano, all’allenamento. Si va in palestra per mantenere il tono muscolare ma si dovrebbe andare anche in palestra cognitiva per mantenere al meglio le proprie capacità intellettive, memoria ed attenzione in primis. Vale dunque, pure per il cervello , il detto anglosassone “Use it or lose it” usalo o lo perdi”. L'invecchiamento si può, allora, contrastare con una riserva cognitiva regalataci da madre natura alla nascita e che bisogna sfruttare al momento opportuno, con un ritorno anche sulle casse pubbliche, visti i costi di gestione delle demenze senili o dell’Alzheimer.
Tratto da Il Centro del 12 settembre 2012
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