IMPRESE ALBERGHIERE E AGRITURISMI: SI RECUPERA IL 65% PER INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE


Dal 21 febbraio 2019 al 21 marzo 2019 sarà possibile accedere al portale dedicato al Tax Credit Riqualificazione per la presentazione delle istanze per usufruire del credito d’imposta.

Lo ha reso noto il Ministero delle Politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo. Nel dettaglio: la compilazione dell’istanza si potrà effettuare esclusivamente dalle ore 10:00 del 21 febbraio 2019 alle ore 16:00 del 21 marzo 2019. Le domande per il Click Day, invece, si potranno inviare esclusivamente dalle ore 10:00 del 3 aprile 2019 alle ore 16:00 del 4 aprile 2019.
Nel nuovo Portale dei procedimenti, disponibile alla pagina dedicata e sul sito del Mipaaft, sarà possibile presentare l’istanza insieme all’attestazione di effettività delle spese sostenute.

La cosiddetta tax credit riqualificazione è disciplinata dal decreto interministeriale 20 dicembre 2017, che indica le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta a favore di strutture alberghiere ed agrituristiche. Il Decreto esplicita le tipologie di strutture alberghiere ammesse al credito d’imposta, le tipologie di interventi ammessi al beneficio, le soglie massime di spesa eleggibile, nonché i criteri di verifica e accertamento dell’effettività delle spese sostenute.

Alle imprese del tipo previsto dal decreto 20 dicembre 2017, esistenti dal 1° gennaio 2012, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 65% per le spese sostenute.

Nel dettaglio, l’agevolazione è destinata alle “strutture alberghiere”, quali “strutture aperte al pubblico, a gestione unitaria, con servizi centralizzati che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici”. La struttura deve essere composta da non meno di sette camere per il pernottamento  e tra le strutture alberghiere vengono annoverati “gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi e quelle individuate come tali dalle normative regionali”. Sono ammesse anche le strutture che svolgono attività agrituristica.

Nel decreto, inoltre, si stabiliscono le procedure per l’ammissione delle spese al credito d’imposta, per il suo riconoscimento e utilizzo oltre che le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo del credito d’imposta medesimo. L’atto reca infine le modalità per garantire il rispetto del limite massimo di spesa.

L’agevolazione viene concessa a ciascuna impresa fino all’importo massimo di 200mila euro nel biennio di riferimento. Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione alle medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale.

Sono ammessi al beneficio gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, di eliminazione delle barriere architettoniche e di incremento dell’efficienza energetica. Sono, inoltre, ammessi al contributo anche i lavori per le misure antisismiche, le spese per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica e l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.

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Fonte: www.abruzzosviluppo.it