Giovedì 29 Novembre 2012 09:35
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WiFiUtile - Distretto del Benessere (studio di fattibilità) |
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WiFiUtile - Distretto del Benessere (studio di fattibilità)
di seguito lo studio di fattibilità redatto dal Comune di San Valentino e candidato a finanziamento alla Regione Abruzzo per tramite della Provincia di Pescara.
Progetto WiFiUtile - Distretto del Benessere (video)
premessa
Internet offre tutti gli strumenti necessari alla crescita e allo sviluppo personale e professionale. Un uso consapevole della rete consente a ciascuno di accrescere il proprio bagaglio culturale e accedere all’innovazione emancipando la propria condizione. In rete si trovano gli strumenti necessari ad intraprendere nuovi percorsi professionali. In rete nascono e si sviluppano network virtuosi ed eccellenze che trovano speculare successo offline in iniziative concrete.
Il presupposto dell’accesso alla rete sono però le infrastrutture e va esteso il diritto di accesso alla rete a ciascun cittadino. Il diritto di accesso deve essere garantito e stimolato, il wifi libero deve essere un’abitudine e non più un’eccezione. La possibilità di accesso alla rete costituisce un abbattimento della percentuale del digital divide esistente sul territorio, offrendo maggiore possibilità di informazione anche agli abitanti di centri rurali e periferici.
Con questo progetto, le amministrazioni che hanno aderito, si pongono l’obiettivo di garantire un accesso veloce, comodo e diffuso alla rete internet, in un’area pedemontana, pertanto difficilmente raggiungibile dalla connettività veloce, e comunque non servito, in modo così diffuso, da connessione free wifi.
il ruolo del SPC (Sistema Pubblico di Connettività)
Il Sistema Pubblico di Connettività viene definito dal CAD all’art. 73 come “l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione.” Risulta pertanto evidente che, nell’architettura ICT di riferimento per la Smart City, l’SPC potrebbe essere visto come il nucleo di un livello di rete in grado di garantire lo scambio dei dati veicolati dai diversi dispositivi grazie alla capacità di integrazione di sistemi e di tecnologie di accesso di tipo differente (mobile, Wi-Fi, PLC, sistemi ottici, ecc.). La possibilità di far cooperare, attraverso lo scambio dei dati, le reti/servizi/sistemi esistenti rende l’SPC uno dei fattori indispensabili nella costruzione delle SC. Infatti, nei modelli di integrazione, il fattore comune è costituito proprio dalle infrastrutture di comunicazioni e di interoperabilità dotate, di volta in volta, di specifiche caratteristiche. Nel modello di integrazione tra servizi, la rete di comunicazione e di interoperabilità/cooperazione consente la condivisione dell’informazione per lo sviluppo di funzioni evolute o aggregate così come nel modello di integrazione dei dati, consente l’aggregazione e il successivo processamento di dati provenienti da fonti eterogenee e distribuite.
Anche nel modello di integrazione partecipativo, il ruolo delle infrastrutture di comunicazione e di interoperabilità/cooperazione è primario giacché consente di raccogliere e di veicolare gli interventi e i contributi provenienti dai cittadini fruitori dei servizi della SC.SPC, attualmente diffuso capillarmente all’interno della PA con l’offerta di servizi di elevata affidabilità e sicurezza, in una visione di più ampio respiro, può evolversi ampliando il suo ruolo di infrastruttura di interoperabilità e cooperazione fino a diventare l’elemento fondante per lo sviluppo dei servizi “smart”In questa visione, è necessario prevedere l’integrazione dei servizi di trasporto con i centri servizio (auspicabilmente in tecnologia “cloud”) non solo di tipo infrastrutturale ma anche applicativo di base (ad esempio, web server, data base, back-up, ecc.) in modo da rendere disponibili, in maniera agevole, alcuni dei tasselli fondamentali su cui realizzare i servizi. Il ruolo dell’infrastruttura di trasporto SPC nel prossimo futuro potrebbe comprendere i “gateway” per la raccolta delle informazioni provenienti dagli “Smart Citizen” e dei dati pubblici/privati provenienti da sistemi ICT e dai sensori presenti sul territorio. Ma non solo, visto che i sensori costituiscono un elemento irrinunciabile delle architetture delle SC, è lecito ipotizzare anche la disponibilità di servizi/sistemi standard di gestione per la configurazione ed il monitoraggio delle tipologie più comuni di sensori e/o attuatori che si prevede di impiegare Spingendo ancora più in avanti l’orizzonte di osservazione, si possono prevedere livelli applicativi distribuiti che, dopo opportuna traduzione/adattamento di formato, rendano disponibili i dati raccolti dai “gateway”. Le informazioni provenienti dai cittadini possono quindi essere rese immediatamente fruibili per la costruzione dei servizi dedicati alle SC. Analogamente l’elaborazione dei dati provenienti dai sistemi ICT possono essere elaborati formalmente e resi disponibili in modalità analoghe a quelle previste per gli “open data”, così come i dati prodotti dai sensori diventano disponibili per i servizi di supervisione/controllo/attuazione anche di tipo Machine 2 Machine. In questo modo si contribuisce alla costruzione di una “Service Deliver Platform” dove la rete e le infrastrutture diventano un unico modello.
Lo scenario delineato configura quindi SPC non più come un “insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche e servizi, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo” ma come una più articolata infrastruttura in grado sia di raccogliere e distribuire sia di renderli immediatamente fruibili. In questa ipotesi, SPC diventa un insieme di building block, più o meno complessi, con caratteristiche di immediata fruibilità (standardizzazione, interoperabilità e volendo anche pricing) che spostano il focus sulla costruzione dei servizi e delle applicazione richiesti dalle SC. In definitiva, SPC con le caratteristiche ipotizzate, assume il ruolo fondamentale di “catalizzatore” per lo sviluppo delle piattaforme e delle applicazioni nell’ottica di accrescere l’efficienza e la qualità della vita dei cittadini e soddisfare il desiderio di trasformazione delle città in “città sostenibili”.
Tratto da: Archittettura per le Comunità Intelligenti
progetto WiFiUtile
La Provincia di Pescara, Assessorato all’Innovazione, sta lavorando ad un progetto, da finanziarsi con le risorse del Piano di Rilancio Area della Provincia di Pescara che preveda la realizzazione di aree WiFi in ognuno dei 46 Comuni della provincia e da realizzarsi per ambiti territoriali coincidenti con i PED (Piani Energetici di Distretto).
Il progetto è denominato WiFiUtile e, il progetto WiFiFree è da considerarsi un primo lotto stralcio dell’intero progetto.
Pertanto la denominazione WiFiFree è temporanea e funzionale solo ed esclusivamente ad identificare lo stralcio del progetto più ampio WiFiUtile.
complementarità del progetto WiFiUtile con il Distretto del Benessere
Il progetto WiFiUtile è complementare con gli altri progetti in fase di realizzazione o di progettazione, nel Distretto del Benessere.
In modo particolare è complementare con il progetto PITAGORA finanziato dalla CEE nell’ambito del programma IPAAdriatico e che prevede l’incentivo all’utilizzo di soluzioni ICT nelle PMI e nella PPAA, oltre ad altri progetti quali: rECOnnectionMaja grazie al quale si stanno realizzando percorsi per mountain Bike, Equiturismo, e altri sport, in 9 comuni e, in quel caso, il WiFi aiuterà la diffusione delle informazione oltre a dare la possibilità di scaricare le applicazioni che sarannno realizzate per migliorare i servizi ai turisti.
Ma non vanno sottovalutati altri progetti che è possibile seguire sul sito www.smartwellness.it.
introduzione
L’Amministrazione comunale di San Valentino in Abruzzo Citeriore, in collaborazione con la Provincia di Pescara, ha promosso il presente studio di fattibilità, denominato WiFiFree nell’ambito del progetto WiFiUtile che la Provincia di Pescara e la Regione Abruzzo stanno definendo, da realizzarsi nel Distretto del Benessere, un sistema locale composto da 14 comuni (*).
Il servizio sarà disponibile nelle principali piazze di ognuno dei 13 comuni che hanno aderito alla proposta (**) e, gli hotspot previsti consentiranno la navigazione gratuita (senza limiti orari) sulla rete Internet.
Un elemento di novità sarà nel fatto che, per poter navigare nei comuni del Distretto del Benessere, non sarà necessario doversi identificare volta per volta, ma sarà possibile procedere ad una unica identificazione e navigare dovunque.
Per la realizzazione dello studio di fattibilità “WiFiFree Distretto del Benessere” il Comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore, ha inviato a tutti i 14 Comuni una richiesta di adesione e i 13 comuni che hanno risposto, compilando una manifestazione di interesse con delega al Comune di San Valentino a svolgere il ruolo di capofila, hanno, non solo aderito, ma anche individuate l’area nella quale andrebbe installato l’hotspot (solo il comune di Salle ha derito senza richiedere l’installazione perché la piazza principale è già servita, quindi beneficerà solo della formazione e animazione).
Al fine di dimostrare alla Regione Abruzzo, alla quale sarà presentato lo studio di fattibilità e richiesto l’apposito finanziamento, la forte volontà delle amministrazioni a realizzare il progetto, le stesse hanno dichiarato la disponibilità a cofinanziarlo, impegnandosi, sin da ora a sostenere i costi di erogazione e manutenzione del servizio fino al terzo anno.
Comuni che compongono il Distretto del Benessere (vedi immagine allegata)
Va ribadito che il Comune di Salle avendo già un impianto funzionante WiFi aderisce al progetto, ma non ha l’esigenza di realizzare l’intervento pertanto sarà beneficiario della parte comunicazione, sensibilizzazione e segnaletica.
obiettivi e sostenibilità economica
Permettendo la navigazione libera gratuita via rete wi-fi nei 13 comuni del Distretto del Benessere che hanno aderito all’iniziativa, gli obiettivi del progetto sono:
- la valorizzazione turistica dei comuni che hanno aderito;
- la riduzione del digital divide all'interno della popolazione;
- la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini, delle imprese, della PPAA e dei turisti servizi ICT specifici;
- sviluppare e implementare il progetto “iGiardinideiTalenti”;
- accrescere la diffusione del WiFi pubblico e gratuito, favorendo la nascita di nuove reti e promuovendo la cultura digitale e il diritto di accesso a internet grazie alle pubbliche amministrazioni aderenti al progetto;
- offrire facilitazioni e vantaggi ai cittadini che utilizzano le reti pubbliche WiFi (ad esempio, ogni utente potrà accedere alle varie reti con le stesse credenziali);
- dare vita ad una comunità d'uso che condivida e migliori costantemente i software e le architetture open source utilizzati;
- sviluppare e realizzare applicazioni innovative al servizio del cittadino;
- promuovere iniziative di comunicazione integrata, attraverso adeguata divulgazione sui canali comunicativi delle amministrazioni;
- rendere sempre più attrattivo il territorio del Distretto del Benessere;
- avviare azioni comuni in diversi ambiti.
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